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CNP Target Cordusio è un prodotto di investimento assicurativo a vita intera di tipo multiramo distribuito da Firstance S.r.l. in collaborazione con UniCredit S.p.A., che ti dà la possibilità di scegliere come ripartire il tuo investimento tra la Gestione Separata LIFIN e i due fondi interni assicurativi collegati al prodotto.
Il prodotto prevede una gestione “Piano data target”, definita da CNP, che ha l’obiettivo di realizzare un progressivo incremento del rischio e delle potenzialità di rendimento. La combinazione predefinita di partenza è così costituita
Puoi scegliere, in base al fondo inizialmente scelto, una delle tre combinazioni predefinite di arrivo messe a disposizione dal Contratto, che variano per il peso finale della gestione separata – dal 50 al 30% -. Ogni tre mesi la Compagnia effettua uno switch automatico che sposta il 2.5% del capitale investito nella gestione separata verso il fondo interno, fino a raggiungere l’allocazione predefinita finale.
Con la comodità del premio unico puoi investire il tuo capitale in una sola volta e poi scegliere di integrarlo con versamenti aggiuntivi.
Prima della sottoscrizione leggere il set informativo a fondo pagina.
Sintesi
Il prodotto di investimento assicurativo CNP Target Cordusio promuove caratteristiche ambientali e sociali, mettendo a disposizione dei propri clienti la possibilità di investire in sei combinazioni predefinite “sostenibili” grazie alla presenza della Gestione Separata denominata LIFIN (di seguito “LIFIN”) e dei due Fondi Interni Assicurativi, il CNP Broker SRI Dinamico e il CNP Broker SRI Bilanciato (di seguito “i fondi Broker SRI”).
La LIFIN seleziona i propri investimenti attraverso l’adozione di uno specifico impianto di analisi e di una metodologia di scoring ESG definita dalla Società Amundi SGR S.p.A. (di seguito “Amundi”), di cui la Compagnia si avvale in termini di consulenza metodologica in tema di sostenibilità.
I fondi Broker SRI, invece, effettuano una selezione di tipo normativo, che prevede di investire esclusivamente in OICR ed ETF classificati come articolo 8 o 9 ai sensi del Regolamento (UE) 2019/2088 (di seguito “Regolamento SFDR”).
Sia la LIFIN, sia i fondi Broker SRI, sono pertanto classificati da CNP come articolo 8, ai sensi del Regolamento SFDR.
Le combinazioni predefinite avranno una quota di investimenti sostenibili variabile, in base al peso che la LIFIN ha all’interno delle stesse. Infatti, la LIFIN ha una quota minima pari ad almeno il 10% del portafoglio destinata agli investimenti sostenibili.
Non è invece prevista una quota minima di investimenti considerati ecosostenibili, conformemente alla tassonomia dell’Unione Europea.
CNP non ha designato un indice di riferimento per soddisfare le caratteristiche ambientali o sociali promosse dal prodotto di investimento assicurativo.
Per una definizione dei principali termini utilizzati all’interno della Pagina Prodotto, si rimanda al Glossario in Tabella 1. Glossario sulla Sostenibilità, presente nella sezione “Informativa sulla sostenibilità”.
Nessun obiettivo di investimento sostenibile
Questo prodotto di investimento assicurativo promuove caratteristiche ambientali o sociali, ma non ha come obiettivo un investimento sostenibile.
Caratteristiche ambientali o sociali del prodotto finanziario
Tutte le opzioni di investimento offerte dal prodotto sono sostenibili, dal momento che sono collegate alla LIFIN ed ai fondi Broker SRI. Infatti, le combinazioni predefinite, per la parte di capitale investito nella LIFIN, promuovono una pluralità eterogenea di caratteristiche ambientali e/o sociali.
La promozione delle caratteristiche ambientali e sociali, per la parte di capitale investita nei Broker SRI, avviene tramite uno screening normativo che prevede di investire esclusivamente in OICR ed ETF classificati come articolo 8 e 9 ai sensi del regolamento SFDR.
Maggiori informazioni relative a tali caratteristiche sono disponibili negli allegati delle combinazioni reperibili in fondo alla pagina, tra gli Allegati sulla Sostenibilità.
Strategia di investimento
La strategia di investimento utilizzata per soddisfare le caratteristiche ambientali e sociali promosse dal prodotto è caratterizzata dalla LIFIN, presente in tutte le combinazioni; la strategia di investimento della LIFIN rispetta i seguenti vincoli legati alla sostenibilità:
1. si persegue nel continuo un obiettivo di rating ESG medio del portafoglio non inferiore a “D”, come calcolato in base alle metriche previste da Amundi;
2. sono applicati criteri di esclusione normativi e settoriali su paesi, settori industriali ed emittenti.
All’interno del prodotto sono previsti investimenti diretti in partecipazioni delle imprese beneficiarie solo per la parte di capitale investito nella LIFIN.
Per tutte le opzioni d’investimento, CNP mette a disposizione dei propri clienti la possibilità di investire in combinazioni sostenibili contenenti i fondi Broker SRI che hanno la finalità di coniugare la crescita del capitale con l’investimento in asset finanziari di aziende che rispettano criteri di sostenibilità sociale, ambientale ed economica, investendo esclusivamente in OICR classificati dalle rispettive SGR come articolo 8 o 9, ai sensi del Regolamento SFDR.
Per la valutazione delle prassi di buona governance delle imprese beneficiarie degli investimenti diretti della LIFIN, Amundi si avvale della propria metodologia di attribuzione di punteggi ESG. Tale metodologia è basata su un sistema di analisi ESG proprietario, che annovera 38 criteri (alcuni generici, alcuni settoriali specifici), inclusi i criteri di governance.
Per quanto riguarda la dimensione governance, Amundi valuta la capacità di un emittente di provvedere ad un efficace assetto gestionale in grado di garantire il valore dell’impresa nel lungo termine; sono presi in considerazione aspetti quali: struttura del consiglio di amministrazione, audit e controllo, remunerazione, diritti degli azionisti, etica, pratiche fiscali e strategia ESG.
Quota degli investimenti
Tutte le opzioni d’investimento del prodotto promuovono caratteristiche ambientali e sociali, principalmente tramite le esposizioni dirette in titoli obbligazionari della LIFIN.
Lo scopo degli investimenti sostenibili della LIFIN è quello di indirizzare una parte dei propri investimenti diretti verso emittenti che contribuiscono ad obiettivi di sostenibilità nel lungo periodo. La natura sostenibile di un investimento, infatti, è verificata sull’emittente dello strumento finanziario e non sul titolo emesso dallo stesso.
I fondi Broker SRI presentano soltanto esposizioni indirette.
Monitoraggio delle caratteristiche ambientali o sociali
CNP monitora il rispetto delle caratteristiche ambientali e sociali promosse dal prodotto, nel corso del suo intero ciclo di vita, tramite il controllo effettuato da Amundi sugli investimenti della LIFIN.
Analogamente, per la parte di capitale investito nei fondi Broker SRI, CNP verifica periodicamente la classificazione SFDR degli OICR presenti nei rispettivi portafogli.
In particolare, Amundi per gli investimenti diretti della LIFIN, verifica che
• gli investimenti sostenibili di LIFIN non arrechino un danno significativo a nessun obiettivo ambientale o sociale, monitorando specifici PAI come, ad esempio, che gli emittenti non abbiano un’intensità di CO2 o una diversità di genere nel CdA che li faccia appartenere all’ultimo decile del proprio settore, o siano coinvolti in gravi controversie in merito alle condizioni di lavoro, diritti umani e in tema di rispetto della biodiversità e inquinamento.
• la società emittente non registri una performance peggiore rispetto al settore di appartenenza, da un punto di vista ambientale e sociale. Tale filtro corrisponde ad un punteggio su fattori ambientali e sociali superiore o uguale a E, nell’ambito della scala di valutazione adottata da Amundi.
Gli indicatori di sostenibilità utilizzati per misurare il rispetto delle caratteristiche ambientali e sociali promosse da LIFIN sono due:
1) la percentuale di obbligazioni green, social e sustainable, sia societarie sia governative, presenti nel portafoglio.
2) il Rating medio ESG della LIFIN, ottenuto come media ponderata dei punteggi dei singoli titoli in portafoglio.
Maggiori informazioni relative ai criteri di monitoraggio della LIFIN sono disponibili nella sezione “Sostenibilità” contenente gli Allegati sulla Sostenibilità.
Metodologie relative alle caratteristiche ambientali o sociali
Per quanto riguarda le metodologie utilizzate per misurare in che modo il prodotto soddisfa le caratteristiche ambientali e sociali promosse, assume particolare rilevanza l’impianto di scoring ESG di Amundi; infatti, l’integrazione ESG nella gestione della LIFIN, ovvero l’inclusione di criteri extra-finanziari nella valutazione delle imprese e dei paesi beneficiari degli investimenti, ha l’obiettivo di avere un Rating medio ESG del portafoglio LIFIN non inferiore a D, come calcolato da Amundi.
Il punteggio ESG è calcolato da Amundi per ciascun emittente, secondo un approccio “best in class”: a ciascun emittente viene assegnato un punteggio quantitativo, rapportato alla media del settore di appartenenza su scala globale, in modo da distinguere i comportamenti degli emittenti più virtuosi.
La valutazione è il risultato dell’aggregazione delle seguenti tre dimensioni: i) dimensione ambientale (E), che esamina la capacità delle aziende di controllare il loro impatto ambientale diretto e indiretto, limitando il loro consumo energetico, riducendo le loro emissioni di gas a effetto serra, contrastando l’esaurimento delle risorse e proteggendo la biodiversità; ii) dimensione sociale (S), che misura il modo in cui un emittente opera con riguardo alla gestione del proprio capitale umano e al rispetto dei diritti umani in generale; iii) dimensione di governance (G), che valuta la capacità dell’emittente di assicurare un efficace assetto di corporate governance e di generare valore nel lungo termine.
Nello specifico, sono stati definiti da Amundi 17 criteri generici, comuni a tutte le società private e 21 criteri settoriali, specifici dell’ambito ambientale o sociale; mentre, per la definizione del rating degli emittenti sovrani vengono utilizzati circa 50 indicatori, raggruppati a loro volta in otto categorie.
Il punteggio ESG, di tipo quantitativo, viene poi normalizzato da Amundi in uno score ESG che accomuna tutti gli emittenti del medesimo settore; questo score ESG è infine riportato su una scala alfabetica, determinando il rating ESG dell’emittente del titolo finanziario. Il rating ESG è definito su una scala alfabetica di sette livelli che va da “A”, la migliore, a “G”, la peggiore.
Per la parte di capitale investita nei fondi Broker SRI, il peso degli OICR/ETF classificati come articolo 8 o 9 del Regolamento SFDR è calcolato come % di portafoglio, esclusa la liquidità, con data di rilevazione 31/12.
Fonti e trattamento dei dati
CNP, al fine di garantire il soddisfacimento delle caratteristiche ambientali e sociali promosse dal prodotto, si avvale delle informazioni ricavate da Amundi per la parte di capitale investito nella LIFIN.
Amundi, a sua volta, per l’assegnazione dei punteggi ESG, utilizza i dati forniti da diversi info-provider (e.g. Moody, MSCI, ISS-Oekem, Sustainalytics). La qualità di tali dati viene controllata da Amundi prima di determinare il rating ESG.
CNP, per la parte di capitale investito nei fondi Broker SRI, effettua un monitoraggio dei dati di classificazione degli OICR ricevuti dal provider esterno Morningstar, che ne desume la classificazione sulla base dell’analisi dei prospetti delle SICAV di appartenenza degli OICR.
Limitazioni delle metodologie e dei dati
La metodologia utilizzata da Amundi, per garantire il soddisfacimento delle caratteristiche ambientali e sociali promosse dalla LIFIN, presenta alcune limitazioni, derivanti principalmente dall’utilizzo di dati ESG attualmente in fase di standardizzazione e dalla non completa copertura degli stessi. Tali limiti sono comunque attenuati grazie al ricorso ad attività di monitoraggio, all’utilizzo di diverse fonti dei dati e ad una valutazione qualitativa dei punteggi più strutturata.
CNP, nell’ambito del controllo della classificazione di sostenibilità degli OICR ed ETF detenuti nel portafoglio dei fondi Broker SRI effettua una verifica periodica dei dati forniti dal provider esterno Morningstar. Qualora CNP venisse a conoscenza di un eventuale declassamento degli OICR in portafoglio ai fini della classificazione di sostenibilità, attiverà tempestivamente le azioni di rimedio, come meglio dettagliate all’interno della sezione “Strategia di investimento”.
Per eventuali limitazioni delle metodologie e dei dati di cui, rispettivamente, alle sezioni “Metodologie relative alle caratteristiche ambientali o sociali” e “Fonti e trattamento dei dati”, si rimanda al sito del provider esterno Morningstar.
Dovuta diligenza
Tutte le opzioni d’investimento del prodotto prendono in considerazione i principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità, grazie alla parte di capitale investito nella LIFIN.
CNP, a livello di Compagnia, prende in considerazione i PAI; a partire dal 2024, infatti, CNP ha pubblicato la “Dichiarazione sulla presa in considerazione dei principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità”, che è disponibile nella “Dichiarazione PAI” della Compagnia presente alla sezione “Sostenibilità”.
CNP, per ridurre gli effetti negativi dei suoi investimenti sui fattori di sostenibilità, adotta delle strategie di investimento responsabile basate su
i) politiche di esclusione, che coinvolgono sia paesi - per motivi di opacità fiscale, corruzione o mancato rispetto dei diritti e delle libertà democratiche -, sia società private -perché coinvolte nella produzione o vendita di armi o tabacco, o perché impattano sul cambiamento climatico o sulla biodiversità, come ad esempio quelle operanti nel settore del carbone, del petrolio e del gas fossile
o, infine, a causa del mancato rispetto dei principi del Global Compact delle Nazioni Unite.
ii) una selezione degli investimenti influenzata da criteri ESG, anche mediante la collaborazione con i gestori delegati da CNP
iii) una particolare attenzione agli investimenti “green”.
Politiche di impegno
Con riferimento alle Politiche di Impegno adottate da CNP ai sensi dell’articolo 3 octies della direttiva 2007/36/CE, con riferimento allo specifico prodotto di investimento, le stesse non fanno parte della strategia di investimenti ambientali o sociali.
CNP, infatti, al momento non ha ritenuto necessario adottare una specifica politica di impegno e gli adempimenti correlati. Tale scelta è motivata principalmente dall’esperienza maturata nel corso degli anni e, con riferimento specifico al portafoglio della LIFIN, CNP detiene investimenti diretti in titoli azionari di società quotate in misura solo residuale e pertanto i relativi diritti di voto non sono considerati significativi e tali da incidere sulle decisioni delle rispettive assemblee.
Indice di riferimento designato
CNP non ha designato un indice di riferimento per soddisfare le caratteristiche ambientali o sociali promosse dal prodotto di investimento assicurativo.
Clicca sui seguenti link per visualizzare gli allegati sulla sostenibilità.