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Milano, 2 ottobre 2025 – Hanno affrontato la pandemia da protagonisti silenziosi, divisi tra riunioni di lavoro, impegni familiari e responsabilità intergenerazionali. Sono i 45-54enni italiani: una generazione nel pieno della propria maturità, ma al contempo sottoposta a pressioni quotidiane e sfide complesse. A loro è dedicato il focus dell’Osservatorio Investitori 2025, realizzato da CNP Assicura in collaborazione con BVA Doxa.
Questa fascia d’età vive sospesa tra le esigenze dei figli e quelle dei genitori, in una continua ricerca di equilibrio. Pianifica il futuro con prudenza, orienta le proprie scelte finanziarie verso la protezione e considera il risparmio non una possibilità, ma una necessità. Il loro approccio alla gestione patrimoniale è improntato alla cautela e alla concretezza.
Una generazione-ponte tra due mondi
Definiti spesso “generazione sandwich”, sarebbe forse più accurato descriverli come autentici equilibristi della finanza. Tra figli da accompagnare verso l’autonomia e genitori anziani da supportare, questi individui si muovono ogni giorno su un filo sottile, cercando sicurezza, continuità e serenità.
I dati dell’Osservatorio offrono un quadro chiaro:
“In questa fase della vita, l’investimento assume una dimensione collettiva, orientata alla salvaguardia del presente e alla sostenibilità del futuro familiare. Questa generazione cerca strumenti concreti, non promesse” – afferma Paolo Fumo, Direttore Commerciale di CNP Assicura.
Un profilo emotivo improntato alla razionalità
I 45-54enni si caratterizzano per un’alta consapevolezza finanziaria e una marcata avversione al rischio. Mostrano interesse per la pianificazione, ma non rincorrono l’innovazione a tutti i costi. Nelle loro scelte di investimento, per esempio, l’intelligenza artificiale non è percepita come uno strumento prioritario e viene approcciato con curiosità e precauzione: più del 20% dei rispondenti in questa fascia di età non si affiderebbe, ad oggi, a suggerimenti dell’IA nella gestione delle proprie finanze, mentre il 40% mostra una certa apertura – ma solo con la supervisione di un consulente.
ESG: sì, ma con pragmatismo
Anche la sostenibilità entra a far parte del perimetro di interesse, purché declinata in chiave concreta. Gli investimenti ESG sono accolti con favore, ma solo se accompagnati da garanzie tangibili, trasparenza e affidabilità. La narrazione valoriale, da sola, non basta: servono soluzioni che sappiano coniugare etica e rendimento.
Uno specchio dell’Italia contemporanea
Il confronto con le altre generazioni fotografa con precisione le dinamiche dell’Italia di oggi:
Per concludere, quella degli “equilibristi” è una generazione alla ricerca di soluzioni semplici, solide e su misura, non rincorre a scorciatoie né si affida alla fortuna, vuole essere ascoltata e deve fidarsi dei propri consulenti. Per il settore assicurativo-finanziario, rappresenta una sfida e, al tempo stesso, un’importante opportunità per costruire relazioni durature e risposte realmente efficaci.